La guerra di Paolo

Mi chiamo Paolo e nel mio magazzino di stoccaggio, alla periferia di Milano, combatto ogni giorno una battaglia per la puntualità contro i miei dipendenti: gli autisti dei furgoni.

Nelle mie sfiancanti giornate di lavoro passo almeno 2-3 ore qui in magazzino, in attesa. Mi sento un novello Vladimiro che desidera morbosamente l’arrivo del suo Signor Godot. Non attendo però una persona sola ma ben venticinque dipendenti, autisti di altrettanti furgoni, tutti costantemente in ritardo.

Da sempre – al momento del rientro – eseguo personalmente tutti i controlli sulle vetture e, stilando un complicato file excel, tengo traccia dei chilometri effettuati, segno la data e l’ora esatta del rientro, il livello del carburante e lo stato generale del veicolo.

Negli anni ho incrementato il volume d’affari, il numero dei clienti e, naturalmente, quello dei furgoni della mia flotta aziendale. Di conseguenza il file excel è diventato, di anno in anno, sempre più indecifrabile, rendendomi impossibile delegare il controllo dei dipendenti e dei furgoni a chiunque.

Inoltre, per quanto io provi a far quadrare i conti tra benzina, chilometri e orario di rientro, c’è sempre un autista con la scusa pronta – “Eh Capo che vuole, c’era traffico”.

A nulla valgono i miei sforzi, i miei richiami e le mie  – rarissime – sfuriate. Nessuno rientra all’orario concordato, neppure un autista percorre i chilometri stabiliti, per non parlare poi del carburante, che consumano senza limiti né freni.  

Circa sei mesi fa ho fissato al muro dell’ingresso un grosso orologio – “Farà da monito ai ritardatari cronici” – pensavo ingenuamente. Nessuno degli autisti ha minimamente notato la sua presenza o cambiato le sue abitudini. L’unico al quale abbia cambiato la vita quell’orologio è il sottoscritto. Ora le mie giornate vengono scandite da un incessante ticchettio.

Tic Tac, tic tac… bisogna contattare i fornitori… tic tac, tic tac… devo sollecitare i clienti insolventi… tic tac, tic tac… sono le nove e non sono ancora rientrati tutti i furgoni!

Una sera mentre cercavo di raccapezzarmi tra i fogli excel, i calcoli e i documenti di trasporto, ho sentito che stavo perdendo il controllo della mia azienda. In preda a una crisi d’ansia ho afferrato il cellulare e composto il numero di Anna, la mia compagna. L’ho conosciuta sette mesi fa, durante una – troppo breve – vacanza.

“Calmati” – mi dice la sua rassicurante voce dall’altra parte del telefono – “Preparati un the caldo e non so, stacca un attimo la spina… ecco magari guarda un po’ Facebook!”. Già Facebook, di tanto in tanto, mi dedico anche ai social: chatto oppure seguo i miei artisti preferiti, gli aggiornamenti delle loro pagine ufficiali e anche i miei amici in giro per il mondo.

Ed qui, su questo social network che ho trovato la soluzione ai miei problemi. È successo tutto circa un mese fa, era una sera come un’altra quando, scorrendo annoiato la mia bacheca notizie, ho notato la foto di un furgone; sarà deformazione professionale ma a un imprenditore del settore logistico come me, l’immagine di un veicolo pesante suscita sempre un certo interesse. Ho così esaminato più attentamente il post, identificandomi subito nelle problematiche  che vi erano descritte.

Mi sono detto: “Sono io l’imprenditore a cui si rivolge questa pagina Facebook, io aspetto ore e ore il rientro della flotta aziendale, io controllo ogni giorno gli orari dei dipendenti in sede e fuori sede… io sono come Federico, l’imprenditore descritto nel blog… io ho bisogno di Winit!”

È cominciata così la mia collaborazione con una delle aziende più serie che io abbia mai incontrato in quindici anni di lavoro. Precisi, veloci e sempre disponibili. In pochi giorni hanno implementato nella mia azienda loro tecnologia GPS/RFID e si sono perfino occupati della formazione del personale.

Ho ottimizzato la gestione delle rotte, il coordinamento delle attività di ogni dipendente e si, anche aumentato il fatturato aziendale ma questa volta senza rinunce, anzi con un netto guadagno, in tempo!

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Published On: 18 Gennaio 2017 / Categories: Senza categoria / Tags: , , , , , /

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