Se sei il responsabile dell’ ufficio tecnico di un azienda che si occupa di raccolta rifiuti urbani leggi questo articolo.

Contiene delle semplici istruzioni per:

  1. minimizzare gli errori di conteggio svuotamenti
  2. far quindi aumentare i ricavi dell’azienda
  3. evitarti lamentele dalla Direzione e dall’ Ufficio Fatturazione

Il tuo ruolo di responsabile dell’ufficio tecnico è molto importante all’interno dell’azienda.

È tua responsabilità operare le scelte giuste affinché le operazioni di raccolta rifiuti vengano eseguite nel modo più veloce e preciso possibile.

Ricevi tanti complimenti quando le operazioni si concludono al meglio, ma vieni anche richiamato quando c’è qualche intoppo, soprattutto se si tratta di errori nel conteggio degli svuotamenti, fonte principale di ricavo.

Molto probabilmente negli scorsi anni hai fatto installare sui mezzi adibiti alla raccolta antenne UHF per leggere in automatico ogni cassonetto al momento dello svuotamento. Quasi certamente ti hanno detto: 

Con le antenne non avrai più errori di conteggio perché sono sensibili, robuste e sempre attive, leggono a distanza di decine di centimetri, bla bla bla…

Quello che non ti hanno sicuramente detto è che un problema delle antenne è proprio l’essere troppo sensibili!

 O meglio, non è servito che te lo dicessero, perché te ne sei reso conto da solo quando hai iniziato ad usarle.

Soprattutto nel caso in cui siano poste lateralmente al camion, se non calibrate bene, leggono più cassonetti contemporaneamente, e la successiva associazione del codice del transponder al peso derivante dallo svuotamento diventa impossibile.

Hanno inoltre dei limiti, legati alla tecnologia con cui sono costruite e alla posizione sul mezzo che, messi assieme, creano dei veri e propri BUCHI nel conteggio degli svuotamenti:

  • Leggono solo i transponder UHF (Ultra High Frequency), basati su una tecnologia sviluppatasi solo negli ultimi 5 anni, che permette la lettura anche a più di 1 metro di distanza. Potrei scommettere che buona parte dei bidoni che leggete ha più di 5 anni.

Con questo cosa voglio dire?

Semplice!

Se i bidoni hanno più di 5 anni semplicemente non possono avere transponder UHF, ma solo quelli LF a bassa frequenza (125 o 134 KHz) per cui non possono essere letti in alcun modo con un’antenna.

  • Sono fissate al mezzo. Ne deriva che un operatore deve fare 3 movimenti:
  1. spingere il cassonetto in prossimità dell’antenna per abilitare la procedura di svuotamento
  2. indietreggiare dall’antenna
  3. muovere il cassonetto verso il retro per agganciarlo al braccio.

Operazione semplice fin tanto che il cassonetto si trova comodo in prossimità del mezzo.

Ma nei luoghi in cui il camion non può entrare e in presenza di cassonetti pesanti come quelli da 1.700 litri?

Si deve costringere l’operatore a faticare, e non poco, per spingere il cassonetto in 3 posizioni diverse per farlo leggere e poi svuotarlo.

Semplificare la raccolta rifiuti con Svuotamentocerto

Se ti dicessi che c’è un sistema da affiancare all’antenna che permette di leggere tutti i tipi di transponder (sia LF che UHF) e di far abilitare lo svuotamento con un solo spostamento di cassonetto invece che tre mi dici che sono pazzo?

No, non sono pazzo: ti sto per suggerire un sistema per eliminare le VORAGINI NEL CONTEGGIO SVUOTAMENTI create dalle antenne.

Prima di fare clic sull’ interruttore e rendere visibile ai tuoi occhi la soluzione ti voglio raccontare una storia.

Era una mattina come tante del 2005 ed io al tempo non lavoravo in Winit.

Massimo, il mio titolare, ricevette una telefonata di un gestore ambientale veneto, diventato oggi modello di riferimento per tutti gli altri gestori d’Italia.

Il problema che l’interlocutore presentò a Massimo era questo:

Come conteggiare elettronicamente gli svuotamenti con il minor numero di errori possibile?

La risposta di Massimo fu molto concreta:

Attacca un transponder ad ogni cassonetto e, prima che questo venga svuotato, leggine il codice tramite una piccola unità portatile

La logica è molto semplice non credi?

Il risultato è sbalorditivo: l’operatore legge ogni cassonetto che svuota tramite un lettore portatile, che viene poi scaricato su PC dando come risultato il numero esatto degli svuotamenti. Gli operatori fanno solo il loro lavoro, non devono interrompersi per conteggiare gli svuotamenti manualmente.

D’accordo Mattia, questo andava bene nel 2005, oggi siamo nel 2017 e la tecnologia si è evoluta

Certo, concordo con te, come ti ho già detto, sul fatto che esistono già da diversi anni le antenne a bordo camion, che conteggiano gli svuotamenti automaticamente, senza che l’operatore debba perder tempo a farlo manualmente.

È vero: le antenne a bordo mezzo velocizzano la lettura e sono a mio avviso insostituibili, ma hanno anche parecchi limiti, ne abbiamo già ampiamente parlato.

Per colmare le carenze delle antenne in situazioni critiche è indispensabile fare l’UNICA SCELTA che non ti faccia perdere nemmeno una lettura: Il sistema SVUOTAMENTO CERTO

Winit è stata inizialmente scelta attraverso una ricerca di mercato e selezionata in quanto in grado di offrire le personalizzazioni da noi richieste.

La scelta è ricaduta sul fornitore che ha saputo proporre il sistema più compatto, leggero e performante.

Le aspettative iniziali sono state ampiamente ripagate e l’assistenza è stata in grado nel tempo di recepire le nostre esigenze e di supportarci anche con il miglioramento del prodotto e delle sue capacità.

I sistemi Winit sono per noi essenziali per la lettura contestuale di chip LF ed UHF associati ai contenitori e ai sacchetti. La possibilità di trasmettere automaticamente le informazioni ai nostri sistemi interni di monitoraggio degli svuotamenti, le dimensioni contenute e la loro programmabilità sono fattori molto difficili da trovare in sistemi compatti e, comunque, contestualmente tra loro.

La capacità di analisi e risoluzione dei problemi di Winit è stata, negli anni, più volte dimostrata. Le soluzioni proposte si sono rivelate semplici ed efficaci, ben ingegnerizzate, con evidente comprensione sia delle esigenze operative che di quelle gestionali.

Si può dire che l’attenzione per il cliente sia senza dubbio un punto di forza di questa azienda.

Mi sento solo di suggerire di continuare per la strada intrapresa, perché sono certo che non potrà che portare a nuovi importanti traguardi.

Matteo Artuso, Etra Spa - Rubano (PD)

Era l’unica azienda conosciuta che possedeva la tecnologia di cui necessitavamo.

Le esigenze son state ripagate e il sistema ha sempre risposto ai requisiti. L’assistenza ha sempre funzionato in maniera precisa.

Hanno permesso la realizzazione di un processo viceversa molto costoso.

Ci sono state in passato diverse occasioni per sviluppare nuove tecnologie e siamo sempre stati prontamente supportati sia dal punto di vista tecnico che quello commerciale.”

Bruno Cargnel, Bellunum srl - Belluno

Il sistema è composto da un dispositivo portatile abilitato alla lettura anche contemporanea di transponder sia LF sia UHF affiancata alla geolocalizzazione GPS per sapere la posizione esatta al momento dello svuotamento. È dotato di una speciale impugnatura antiscivolo e di un unico pulsante in rilievo, quindi azionabile agevolmente anche con i guanti.

Non due o tre pulsanti, come forse qualcuno ti ha già proposto per associare delle causali alla lettura: uno solo!

Mediamente un operatore del settore fa, in un turno lavorativo, dalle 50 alle 200 letture. È pacifico che non debba perder tempo a scegliere quale pulsante premere, deve fare tutto in assoluta velocità, anzi il lettore può essere configurato per restare acceso per un tempo a piacere dopo la lettura, in modo da fare la successiva senza nemmeno dover premere il tasto.

Spesso, in fase di sviluppo del dispositivo, passando le giornate con gli operatori, rientravamo a casa fradici perché è cosa nota che la raccolta dei rifiuti avviene indipendentemente dalle condizioni meteo. La pioggia, che entrava dal colletto, si canalizzava nelle maniche arrivando, tramite il palmo della mano, al lettore. Cosa abbiamo deciso a questo punto? Risposta forse scontata: puntare sull’ assoluta impermeabilità del lettore per quanto riguarda sia gli schizzi sia l’umidità interna. Quello che ti sto dicendo è comprovato da un certificato IP65.

Raccolta cassonetti e sacchetti terminata, rientro in deposito con l’automezzo, lettore pieno di letture (non è uno scioglilingua).

Come scaricare le letture? Qui l’operatore non c’entra, ora è la tecnologia a dover fare la propria parte.

Le letture vengono trasmesse in automatico o tramite una scheda SIM, o tramite Bluetooth, o tramite la rete WiFi generata dalla black box dell’automezzo, o tramite la rete WiFi interna al deposito mezzi.

 Ora so che ti stai chiedendo come io mantenga la promessa che gli operatori, utilizzando il sistema sul campo, possano spostare solo una volta, anziché tre, il cassonetto e non perdere nemmeno una lettura:

  1. Il lettore viene normalmente tenuto in tasca dall’operatore oppure attaccato ad un porta-badge retrattile. L’immediatezza di utilizzo è massima.
  2. I sacchetti dotati di transponder possono essere letti velocemente mentre vengono “buttati” nel camion tenendo il lettore con una mano e gettandoli con l’altra. Ecco quindi che non è necessario alzare ogni singolo sacchetto a livello dell’antenna del mezzo per poi spostarsi e gettarlo al suo interno.

1 SACCHETTO=1 MOVIMENTO RISPARMIATO

100 SACCHETTI=100 MOVIMENTI RISPARMIATI

 

  1. I nostri cari e pesanti cassonetti da 1700 litri devono essere spostati una volta nel retro del mezzo e letti tramite il dispositivo. In questo caso risparmiamo due spostamenti: uno verso l’antenna e uno dall’antenna al retro del mezzo.

Come abilitare lo svuotamento? Tramite il telecomandino Bluetooth normalmente in dotazione con le antenne.

1 CASSONETTO=2 MOVIMENTI RISPARMIATI

15 CASSONETTI=30 MOVIMENTI RISPARMIATI

 

  1. Vogliamo parlare dei bidoni di utenti non a posto con i pagamenti?

Sono certo che per te questo è un grosso problema.

Che ne sa l’operatore che svuota il bidone se quell’utenza è insolvente?

Forse con una lista stampata che lui ogni volta, perdendo tempo, deve guardare prima di procedere allo svuotamento?

NO! È molto più semplice di così. Il nostro dispositivo avvisa l’operatore tramite un segnale acustico “allarmante” che quel bidone non è da svuotare e, dulcis in fundo, che quel bidone non è di sua competenza perché, ad esempio, di proprietà al gestore del territorio confinante o di chissà chi.

 

Rimane un problema: come aggiornare queste liste.

Non pensare nemmeno per un istante di dover far rientrare tutti gli operatori in sede e collegare il loro dispositivo al PC per aggiornare le liste delle utenze insolventi e dei bidoni di tua competenza!

Quello che devi fare la sera, prima di uscire dall’ufficio è importare le liste aggiornate nel software in dotazione. Ci penserà lui a inviarle da remoto a tutti i dispositivi, oppure solo ad alcuni, a seconda delle tue necessità. Lo farà in orario notturno, mentre tu sei tra le braccia di Morfeo, ovviamente prima del giro di raccolta successivo.

Ti posso assicurare, senza timore di essere smentito, che sul mercato NON puoi trovare una soluzione completa che permetta:

 

  • la lettura contemporanea di tutti i tipi di transponder
  • la trasmissione GPRS, WiFi, Bluetooth
  • la geolocalizzazione GPS

Tantomeno troverai un sistema che, oltre a queste funzionalità, possa gestire tutte le liste di cui ti ho parlato.

Per gli altri là fuori è pura fantascienza!

 OK Mattia mi hai convinto. Come posso provare il sistema Svuotamento Certo?

Clicca sul link qui sotto: 

www.svuotamentocerto.it/portatile

 e compila il form con i tuoi dati per essere ricontattato. 

Potrai provare il nostro sistema con la Garanzia Soddisfatto o Rimborsato.

Spero di risentirti presto

Mattia

Published On: 11 Ottobre 2017 / Categories: Rifiuti / Tags: , , , , /

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