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Localizzazione GPS senza consenso: quando l’azienda viola la legge

Localizzazione GPS senza consenso: quando l’azienda viola la legge

L'importanza della rilevazione delle presenze

Tutte le aziende, specialmente quelle che impiegano un numero di lavoratori superiore alle altre, hanno spesso bisogno di ricorrere ad alcuni strumenti che facilitino il controllo dei dipendenti. Tali strumenti si presentano come dei lettori, facilmente controllabili attraverso il proprio dispositivo personale, che si basano su tecnologie innovative come il GPS o l’RFID.

Il motivo principale per cui sempre più aziende fanno uso di lettori marcatempo è la presenza di dipendenti che svolgono la propria attività lavorativa lontano dalla sede aziendale. Questi dispositivi possono essere utilizzati in molteplici situazioni, ad esempio per registrare l’orario di ingresso o di uscita del dipendente, per tener conto delle ore di straordinari, oppure ancora per gestire le richieste di permesso o ferie.

Qualunque sia la ragione per cui si ricorre all’utilizzo di un sistema per la rilevazione delle presenze, Winit ha la soluzione giusta. I lettori di Winit infatti svolgono un’ampia gamma di funzioni e possono essere utilizzati in associazione ad applicativi web ed applicazioni mobili che ne facilitano ulteriormente l’uso. Tra queste figurano ad esempio l’applicativo web PowerWeb e l’applicazione mobile per smartphone ClockApp.

Quando si può ricorrere alla localizzazione GPS senza consenso

L’utilizzo di un sistema di localizzazione GPS per il controllo dei dipendenti mette in campo diverse questioni relative alla privacy e al rispetto delle normative vigenti. A questo proposito è necessario sottolineare come il Garante della Privacy affermi che l’azienda possa tracciare gli smartphone e i sistemi GPS dei dipendenti senza il loro consenso solo in caso di emergenze.

Il sistema di geolocalizzazione è direttamente impiegato nell’attività di lavoro e non è semplicemente un elemento in più per il suo corretto svolgimento. Per fare un esempio concreto, è sufficiente pensare alla differenza che intercorre tra il sistema di localizzazione installato sul mezzo di un trasporto di un corriere per le spedizioni e un’auto aziendale utilizzata dai dipendenti di una determinata azienda.

Nel primo caso la presenza del GPS è necessaria per tenere sotto controllo lo stato delle spedizioni e delle consegne, mentre nel secondo l’uso di un sistema di geolocalizzazione si rende superfluo e può rappresentare una vera e propria violazione della privacy del dipendente.

Rispetto della Privacy: gli obblighi dell'azienda

Se finora si è trattato degli effetti della presenza di sistemi di geolocalizzazione per i dipendenti, è arrivato il momento di vedere più nel dettaglio i dati ai quali le aziende possono avere accesso senza violare il diritto di privacy.

Dopo aver adeguatamente informato il dipendente sull’uso e sulle modalità di raccolta dei dati, è necessario che il dispositivo utilizzato nella rilevazione segua alcune direttive, come ad esempio fornire un’indicazione chiara del momento in cui è attivo. L’azienda da parte sua non può effettuare un monitoraggio continuo della posizione del dipendente, ma esclusivamente ad intervalli di tempo regolari, e può ricorrere al consulto dei dati in tempo reale solo nel caso in cui il dipendente si trovi in una situazione di pericolo.

I dati ottenuti infine non possono esser divulgati all’esterno della società e devono essere consultabili in qualunque momento dal Garante della Privacy.

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