La raccolta dei rifiuti al tempo dei transponder
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La raccolta dei rifiuti è un business articolato e complesso, soprattutto in relazione al controllo degli svuotamenti dei bidoni e dei sacchetti. Le imprese impiegano dipendenti che svolgono il proprio lavoro interamente fuori dall’azienda, spostandosi in continuazione.
Agli operatori ecologici spetta il compito di segnalare ogni cassonetto al momento dello svuotamento e, a tal fine, il datore di lavoro fornisce loro uno strumento apposito. Tuttavia, la lettura dei transponder dei bidoni può risultare complessa, a seconda della frequenza adoperata per il tag dall’azienda produttrice.
L’impresa che opta per una lettura attraverso antenna montata a bordo del mezzo incontrerà notevoli difficoltà. Infatti, le antenne sono caratterizzate da un utilizzo limitato, legato alla mobilità del veicolo. Pertanto, nei centri storici e nelle strade particolarmente strette, la lettura dei transponder non potrà essere effettuata mediante antenna, ma sarà necessario fornire agli operatori di un dispositivo mobile. In questo modo, non andrà perduta neanche una lettura e il guadagno non verrà intaccato.
Quale dispositivo scegliere?
La scelta del dispositivo mobile di cui dotare gli operatori ecologici è di fondamentale rilevanza. La versatilità dello strumento e la sua affidabilità determineranno gli standard qualitativi dell’azienda, consentendo agli impiegati di lavorare velocemente e in maniera efficiente.
Le imprese produttrici di bidoni e sacchetti montano transponder con frequenze differenti, LF o UHF. I primi transponder a diffondersi sul mercato sono stati quelli con frequenza LF, leggibili ad una distanza di 2 cm. Nell’odierno panorama, prendono sempre più piede i tag UHF, caratterizzati da performace più elevate, grazie alla lettura a parecchie decine di centimetri.
Per evitare di sovraccaricare l’operatore con due apparecchi differenti, è importante scegliere un dispositivo all’avanguardia. Winit fornisce alle aziende che operano nel settore dei rifiuti la soluzione ideale: il marcatempo MLC113 IP65 LF UHF.
Il marcatempo per transponder maneggevole e a doppia frequenza
Il marcatempo Winit consente di conteggiare gli svuotamenti di bidoni e sacchetti a prescindere dalla frequenza adoperata per i transponder e senza necessità di installazione dell’antenna a bordo del mezzo.
Infatti, il dispositivo è in grado di leggere tanto i tag con frequenza LF, quanto quelli con UHF, evitando di dover fornire all’operatore due apparecchi differenti. Grazie alla tecnologia GPS di cui è equipaggiato, il marcatempo memorizza la posizione in cui è avvenuta la lettura dell’ultimo bidone o sacchetto.
Per la progettazione del marcatempo, l’azienda Winit ha effettuato un’accurata ricerca. Attraverso l’analisi dei movimenti compiuti dagli operatori nel corso della giornata lavorativa, è emersa chiaramente l’esigenza di creare un dispositivo maneggevole.
Un operatore del settore compie mediamente 50-200 letture in un turno di lavoro. Da qui, la necessità di un marcatempo che consenta di fare tutto in assoluta velocità. Winit ha ideato un design ergonomico, con una speciale impugnatura antiscivolo e un unico grande pulsante, suscettibile di essere azionato anche con i guanti. Inoltre, il lettore è totalmente impermeabile, impedendo che gli agenti atmosferici o il sudore possano intaccarlo.
Più di un semplice lettore
La trasmissione delle letture può essere effettuata mediante la rete Wi-Fi dell’azienda, una volta che l’automezzo fa ritorno in deposito. Altrimenti, da remoto, è possibile effettuare il trasferimento dei dati attraverso l’apposita scheda SIM del dispositivo, che sfrutta la tecnologia GPRS.
Il lettore inoltre è equipaggiato di una serie di funzioni che semplificano il lavoro dell’operatore. Dalla sede dell’azienda, è possibile caricare sul dispositivo eventuali Blacklist personalizzabili, che segnalano utenti insolventi o altri gestori ambientali. Inoltre, l’operatore può indicare anomalie relative al bidone, quali rifiuti non conformi e materiali per terra.