Negli ultimi tempi ha cominciato a farsi sempre più forte l’esigenza da parte delle aziende di disporre di sistemi per la rilevazione delle presenze, così da poter gestire meglio il proprio personale, gli orari di lavoro, i permessi e le ferie. Poter disporre in modo facile e veloce di tali informazioni infatti consente alle aziende di controllare meglio sia il lavoro dei dipendenti in sede che soprattutto quello dei dipendenti in trasferta.
Tutto ciò è diventato ancora più prominente con la diffusione a macchia d’olio del lavoro a distanza o smartworking, al quale un numero sempre maggiore di attività si rivolge per diminuire i costi e permettere ai lavoratori di avere un maggiore equilibrio casa-lavoro. Un fattore che però va tenuto in considerazione quando si tratta di rilevare le presenze dei dipendenti sono le normative per proteggere la privacy dei dipendenti e i loro dati personali, ma non solo. Prima dunque di programmare l’acquisto di appositi sistemi e dispositivi per rilevare con maggiore facilità le presenze e gestire in modo rapido le informazioni ottenute è indispensabile far luce sulle normative vigenti.
Le Normative sulla Rilevazione Presenze del Personale
Come già detto la rilevazione presenze è un’operazione essenziale per tutte quelle aziende che vogliono avere sotto mano dati precisi relativi alle ore di lavoro effettivamente svolte dai dipendenti. L’obbligo della registrazione dell’orario di lavoro è stato introdotto con la sentenza C-55/18 del 14 maggio 2019 della Corte di Giustizia UE e prevede che le aziende degli stati membri si dotino di appositi sistemi di rilevazione degli orari lavorativi facendo al contempo attenzione a rispettare la Normativa sulla Privacy.
A determinare invece quali siano i dati di cui l’azienda può disporre senza incorrere nel reato di violazione della privacy del dipendente è il decreto attuativo Jobs Act dell’11 giugno 2015. Sulla base di questo decreto le aziende possono accedere esclusivamente ai dati di localizzazione dei dipendenti, assicurandosi di fornire loro dispositivi che indichino chiaramente quando la localizzazione è attivata e con la possibilità di consultare i dati raccolti in tempo reale solo per esigenze specifiche o quando i dipendenti si trovano in una situazione di pericolo. L’azienda non può inoltre condividere i dati raccolti con enti terzi e il Garante della Privacy deve poter aver accesso ai dati in qualunque momento per controlli e consultazioni.
Rilevazione Presenze: le proposte di Winit
Winit da anni si occupa di fornire alle aziende i migliori sistemi e dispositivi per rilevare in modo rapido ed efficiente le presenze sul luogo di lavoro. I marcatempo offerti da Winit si dividono sostanzialmente in due tipologie: i Marcatempo Fissi e i Marcatempo o lettori portatili. I primi, come è facile intuire dal nome stesso, sono dei sistemi fissi, presenti sul luogo di lavoro e che sfruttano la tecnologia RFID per il processo di timbratura del badge; si tratta inoltre di sistemi molto resistenti, caratterizzati da una struttura solida e in grado di affrontare condizioni meteorologiche avverse, motivo per cui possono essere utilizzati anche in spazi all’aperto come i cantieri.
I marcatempo portatili invece sono dei veri e propri timbracartelli portatili che usano le tecnologie RFID e GPRS per comunicare in tempo reale i dati di localizzazione, soprattutto nel caso in cui il dipendente si trovi lontano dalla sede di lavoro solita. A renderli ancora più interessanti e versatili rispetto ai tradizionali marcatempo fissi è la possibilità di utilizzare questi sistemi portatili in combinazione con software per la gestione dei dati di ultima generazione.
Vi sono poi delle applicazioni, come ClockApp che permettono di utilizzare il proprio smartphone come marcatempo. Insomma, l’importante è sapere scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze fra il vasto catalogo di offerte!