
Qual è la tecnologia di localizzazione migliore per il controllo a distanza dei lavoratori?
Possiamo affermare che la tecnologia di localizzazione più utilizzata per il controllo dipendenti è il GPS. Il Global Positioning System (GPS) è composto da una rete di satelliti che trasmette, senza soluzione di continuità , segnali radio di bassa potenza. I ricevitori con tecnologia GPS, interpretano questi segnali, calcolando l’esatta distanza dai satelliti e di conseguenza, la propria univoca posizione sulla terra.
La geolocalizzazione GPS può essere utilizzata per il controllo a distanza dei lavoratori in diversi modi e in associazione a diversi dispositivi, quali smartphone e tablet, grazie ad APP appositamente sviluppate e marcatempo portatili
Smartphone
Tutti i recenti modelli di smartphone hanno il GPS integrato e le APP, per la rilevazione delle presenze, rientrano a pieno titolo nel campo di applicazione del secondo comma del D.Lgs. 151/1, il loro utilizzo è quindi consentito e non necessitano di alcuna autorizzazione da parte del dipendente.
Per offrire alle aziende la possibilità di beneficiare di questa opportunità abbiamo sviluppato un’APP con localizzazione GPS per smartphone Android e iOS: ClockApp

Questa pratica applicazione, adotta la tecnologia GPS per identificare il luogo e l’orario di lavoro. Completamente configurabile, facile da utilizzare e dai costi contenuti, garantisce inoltre alle aziende la massima efficienza e sicurezza per la gestione e il monitoraggio delle attività del personale fuori sede.
L’utilizzo dello smartphone con l’applicazione ClockApp, come rilevatore presenze portatile, offre alle aziende due vantaggi:
- avere la certezza dell’effettivo orario di lavoro anche per i dipendenti che operano fuori sede
- automatizzare ogni procedura di controllo e di gestione delle presenze e delle attività svolte dal personale fuori sede.
Nel nostro blog parliamo da sempre delle diverse tecnologie per il controllo dei lavoratori: l’RFID, le APP e gli strumenti di localizzazione GPS. Proprio quest’ultima tecnologia è da tempo protagonista di accesi dibattiti nel mondo della dottrina giuslavoristica, incontrando non pochi ostacoli nell’attuazione delle nuove norme sul controllo dei lavoratori a distanza, introdotte dal D.Lgs. 151/15.Vuoi conoscere tutti gli aspetti del nuovo art.4 St.Lav. sul potere di controllo del datore di lavoro, modificato dall’art. 23 D.Lgs. 151/2015? Scarica il nostro eBook: Una guida per il controllo a distanza dei lavoratori.
Marcatempo
Grazie al modulo GPS integrato nel marcatempo portatile, è possibile effettuare le timbrature di entrata e uscita anche in luoghi di lavoro occasionali, quindi senza necessità di collocarvi un TAG RFID.
La registrazione presenze può quindi essere eseguita anche nelle situazioni in cui l’impiego del TAG-RFID risulta poco pratico, per estensione o numerosità dei luoghi di lavoro, o a causa di frequenti spostamenti sul territorio
Inoltre il modulo GPS integrato nel lettore può essere configurato in modi diversi per scegliere il funzionamento ottimale per ogni situazione ed esigenza, privilegiando rapidità di registrazione o durata della batteria, e può anche essere configurato per registrare sia codice RFID che coordinate GPS nella stessa operazione oppure, in alternativa, solo uno dei due.
Il Garante della Privacy, nel Provvedimento n. 448 del 09 ottobre 2014, ha ammesso le tecnologie di localizzazione per il controllo a distanza dei dipendenti, ma solo se rispettano le seguenti prescrizioni:
- il datore di lavoro deve garantire la visibilità delle informazioni presenti sul dispositivo mobile, e che queste ultime siano riferibili esclusivamente a dati di localizzazione;
- il dispositivo deve sempre indicare se la funzionalità di localizzazione è attiva o disattivata;
- i dati possono essere acquisiti in tempo reale solo in presenza di specifiche esigenze (ad es. legate al verificarsi di situazioni di emergenza e/o di pericolo per il dipendente);
- i dati raccolti non devono essere divulgati ad alcun soggetto o ente estraneo all’azienda;
- Il datore di lavoro deve informare il Garante della Privacy e i dipendenti circa il trattamento dei dati relativi alla localizzazione;
- ai dipendenti devono essere fornite informazioni chiare e complete sulla natura dei dati raccolti e sulle caratteristiche tecniche del dispositivo di localizzazione;
- i dipendenti devono essere informati sulle modalità e i tempi in cui è consentita la disattivazione della funzione di localizzazione nel corso dell’orario di lavoro;
- al termine dell’orario di lavoro (nonché compatibilmente con le occorrenze previste dal contratto quali permessi, malattia, ecc.) e in occasione delle consentite interruzioni dell’attività lavorativa (es. pausa pranzo), il dipendente può disattivare manualmente la localizzazione;
- la rilevazione dei dati non dev’essere continuativa ma attiva ad intervalli stabiliti.
Contattaci per informazioni sui nostri sistemi di rilevazione presenze sul lavoro
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